STILE DI VITA

Benefici del digiuno per il cervello

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Quando parliamo di digiuno intermittente, semi digiuno, digiuno notturno o digiuno detox, i benefici fisici come la perdita dei grassi del corpo, la sensazione di leggerezza o la pelle più idratata sembrano piuttosto evidenti e così è facile capire quando una dieta detox sta funzionando. Nonostante ciò, esistono anche altri effetti del digiuno che sono molto potenti sul nostro corpo, e in particolare modo sul nostro cervello, che vale la pena prendere in considerazione.

Così come la nostra alimentazione influisce sulle nostre emozioni, anche per i periodi di digiuno è stato dimostrato che proteggono e che sono terapeutici per il nostro cervello, infatti per il cervello digiunare è come fare esercizio fisico e ciò spiega perché quando facciamo diete di digiuno notiamo una maggior lucidità mentale e una migliore concentrazione.

Il dottor Mark Mattson, che si è dedicato a studiare a fondo i meccanismi cellulari e molecolari legati ai disturbi e ai disordini neurodegenerativi come il Parkinson e l’Alzheimer, ha voluto verificare quali fossero gli effetti del digiuno sul cervello e alla fine è giunto alla conclusione che digiunare rappresenta una sfida per il cervello e che ciò gli produce uno stress che lo porta ad adattare le sue risposte, facendolo allenare e alleviando in tal modo il rischio di soffrire di malattie e di problemi di salute. In poche parole è la stessa cosa che succede quando esercitiamo i nostri muscoli facendo attività fisica. Insomma: il digiuno è un allenamento fitness per il cervello.

Ecco alcuni benefici sul cervello del digiuno intermittente, segnalati da Mattson:

Il digiuno aumenta l’autofagia neuronale

Detta così fa quasi paura, ma sostanzialmente significa che le cellule si riciclano per conto loro, che si liberano dai residui e si riparano da sole. Questo processo è fondamentale per il buon funzionamento del nostro cervello ed è stato già dimostrato da vari studi scientifici. A quanto pare, se non si produce l’autofagia neuronale, il cervello può progressivamente degenerare e si possono creare degli squilibri nel metabolismo.

Le nostre abitudini di vita e di alimentazione tendono a provocare stress ossidativo nel nostro cervello. L’alimentazione è normalmente fortemente responsabile dell’affaticamento mentale e per questo quando diminuiscono i livelli di insulina o di glucosio è logico che il cervello funzioni molto meglio.

Il digiuno migliora i livelli del Fattore Neurotrofico Cerebrale (BDNF).

Il BDNF (Brain Derived Neutrophic Factor) è una proteina che interagisce con i neuroni nell’ippocampo, nella corteccia e nel prosencefalo (le parti del cervello che regolano la memoria, l’apprendimento e la funzione cognitiva, caratteristiche uniche negli esseri umani).

Quando i livelli di BDNF sono bassi, il cervello è più propenso alla comparsa dell’Alzheimer e della depressione, mentre quando i livelli aumentano, in base a quanto dimostrano vari studi con animali, si previene la morte neuronale, il deterioramento cognitivo e la perdita della memoria. Ecco perché quando digiuniamo possiamo notare un miglior rendimento del nostro cervello.

Il digiuno si trasforma in una fonte di energia

Nel corso della giornata consumiamo energia per realizzare tutte le attività sia fisiche che mentali. E per poter fare ciò di solito il cervello ricorre al glucosio come combustibile. Con il digiuno invece è obbligato a produrre energia usando i corpi chetonici prodotti dal fegato e quindi diventa lui stesso un produttore indipendente di energia.

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Il digiuno ringiovanisce il cervello

Superati i 20 anni, la nostra capacità di produrre l’ormone GDF11, grazie al quale vengono tenuti sotto controllo infiammazioni e invecchiamento cellulare, diminuisce. Da questo momento in poi, l’unico modo di riattivarlo e segregarlo in modo naturale è interagendo socialmente, facendo sport e limitando le calorie.

Il digiuno stimola la secrezione degli ormoni con un effetto di ringiovanimento e quindi non c’è da sorprendersi che le persone che fanno un detox in modo regolare abbiano non soltanto una pelle più giovane, ma anche un’agilità mentale più tipica degli anni precedenti.

Tipi di digiuno intermittente

Ci sono molti modi di realizzare il digiuno intermittente e tutti possiamo trovare quello che meglio si adatta al nostro stile di vita. Dal digiuno notturno al semi digiuno a base di centrifugati, le possibilità sono svariate. È normale che questo tipo di diete faccia sorgere dei timori, soprattutto la prima volta, per questo si consiglia di seguire i consigli rivolti ai principianti e di non credere ai falsi miti sul detox, ma di integrare pian piano questa pratica alla vita di tutti i giorni per migliorarla e migliorare un po’ alla volta le funzioni del nostro organismo, senza mai tra l’altro dimenticare il cambiamento di mentalità e di atteggiamento che comporta il fatto di realizzare un detox. Vale la pena provarlo almeno una volta nella vita.

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